Python e sketch HBR
Pubblicato ilQuesto post serve a richiamare qualche costrutto base del linguaggio Python ed evidenziarne la sintassi che lo differenzia da altri linguaggi di programmazione. Procederò poi a descrivere quello che troverete nell’editor online della Piattaforma Cloud HBR e che vi sarà utile ricordare per evitare errori.
Indice
1. Python: sintassi base
Per avere un tutorial strutturato, da seguire qualora voleste imparare il linguaggio indipendentemente dalla piattaforma, questo è un valido esempio. Per sperimentare, inoltre può tornare utile “giocare” con il nuovo linguaggio su un compilatore online, così da evitare la parte di installazione nel caso non foste poi interessati ad utilizzarlo sul vostro pc.
1.1. Indentazione
In Python non utilizziamo parentesi per definire un blocco ma piuttosto il blocco è definito da opportuna indentazione: il contenuto di ogni blocco deve rientrare di 4 spazi.
Per esempio:
def funzione1():
#contenuto funzione
if #condizone:
#fai qualcosa
def funzione2():
#contenuto funzione
while #condizone:
#fai qualcosa
#altro contenuto funzione
1.2. Apice singolo e virgolette
In Python le stringhe possono essere comprese sia tra apici singoli che tra virgolette:
stringa = 'stringa'
è uguale a
stringa = "stringa"
1.3. Istruzione if
L’istruzione condizionale if
non richiede l’uso di parentesi per definire la condizione da verificare. Se la condizione viene verificata, il contenuto del blocco viene eseguito:
if x < 0:
#fai qualcosa
1.4. Ciclo while
Finchè la condizione viene verificata, il contenuto del blocco viene eseguito ciclicamente; quando la condizione non si verifica, il programma esce dal ciclo.
while x < 0:
#fai qualcosa
1.5. Ciclo for
Il for
di Python viene utilizzato in modo un po’ diverso rispetto agli altri linguaggi di programmazione: infatti si può sfruttare la seguente forma per “ciclare” sugli elementi di una lista.
elements = [1,3,5,7]
# "element" assume, ad ogni ciclo, un valore all'interno della lista "elements":
for element in elements:
#fai qualcosa con element
#fai qualcos'altro
Al ciclo numero 1 quindi element assumerà il valore 1, al ciclo 2 assumerà il valore 3 e così via.
1.6. Funzioni
Come avete potuto vedere nell’esempio per l’indentazione, una funzione python viene definita usando la parola chiave def
:
def funzione(possible_argomento1, possibile_argomento2):
#contenuto della funzione
1.7. Istruzione import
Questa istruzione serve ad importare le librerie necessarie per chiamare specifiche funzioni o usare particolari oggetti. Per esempio:
import sys
from gpiozero import LED
...
2. Editor Piattaforma HBR
L’editor per scrivere programmini da far girare sulla Raspberry tramite la piattaforma Cloud HBR, ideata da Ludovico e Gabriele, presenta la forma che dovrebbe risultare famigliare all’utente Arduino, ovvero la presenza delle funzioni setup()
e loop()
, che consente all’utente di definire un blocco di inizializzazione ed uno di esecuzione ciclica esattamente come nell’IDE Arduino. Anche in questo caso i programmi scritti nell’editor HBR vengono chiamati sketch.
2.1. Classi e self
La parola chiave class
definisce una classe e deve essere seguita dal nome che vogliamo dare alla classe stessa (con iniziale maiuscola). Il concetto di classi non sarà da capire a fondo per programmare sull’editor della piattaforma: vi basti sapere che il programma nello sketch deve essere definito come classe Node
la quale riceve sempre l’argomento dotbot_ros.DotbotNode
(la struttura, scheletro, di uno sketch viene in ogni caso automaticamente fornita alla creazione dello sketch stesso). Per evitare errori, ricordatevi di anteporre self.
a qualsiasi variabile definita in setup()
, in modo tale da poter essere usata/processata in loop()
o qualsiasi altra funzione vogliate creare.
Ecco un esempio di sketch:
import dotbot_ros
from gpiozero import LED
class Node(dotbot_ros.DotbotNode):
node_name = 'blink'
def setup(self):
self.led = LED(5)
self.loop_rate = dotbot_ros.Rate(2)
def loop(self):
self.led.toggle()
Per maggiori informazioni su self e classi Python date un occhio qui.
Ciao!